TRAINING AUTOGENO E DEPRESSIONE
La depressione è un abbassamento dell’umore i cui sintomi sono molteplici: umore depresso; apatia; anedonia; disturbi nel comportamento alimentare e del sonno; stanchezza; pensieri di morte; difficoltà di concentrazione; ecc.
Tra i trattamenti proposti nella depressione, non manca il training autogeno il cui ruolo in questo disturbo è stato verificato da Gùnter Krampen (1). Sono stati reclutati 55 soggetti (38 donne e 17 maschi) dai 22 ai 69 anni che sono stati randomizzati in 3 gruppi:
• Gruppo A 40 sessioni di psicoterapia in 20 settimane;
• Gruppo B 10 settimane di T.A. precedenti alle 20 settimane di psicoterapia;
• Gruppo C 20 settimane di psicoterapia e introduzione del T.A. nelle ultime 10 settimane.
Siccome non sono stare riscontrate differenze significative tra il gruppo B e il gruppo C, sono stati uniti in un unico gruppo (B+C) in cui i soggetti hanno ricevuto il trattamento col training autogeno in concomitanza con la psicoterapia.
I dati sono stati raccolti in 4 tempi: dopo 10 settimane; dopo 20 settimane; dopo 8 mesi e dopo 3 anni dalla fine del trattamento.
Sono state utilizzate le seguenti misure:
– Structured Clinical Interview for DSM-III-R Patient Edition (SCID-P);
– Beck Depression Inventory (BDI);
– Symptom Checklist for Autogenic Training (AT-SYM) che è una lista di sintomi relativi a 48 disturbi psicosomatici con valutazione a 4 livelli.
Al follow-up sono state raccolte informazioni sulle ricadute, decorso della malattia, ritorno al trattamento psicoterapeutico e medico, la frequenza di esecuzione del training autogeno che era stato consigliato di svolgere da soli a casa, almeno due volte al giorno.
Al primo follow-up, i punteggi del BDI sui sintomi depressivi sono stati abbastanza simili nei tre gruppi mentre, al secondo follow-up, il gruppo B+C ha riportato maggiori benefici rispetto al gruppo A. Analogamente ai risultati del BDI, i punteggi dell’AT-SYM sui sintomi psicosomatici, sono più bassi nel gruppo B+C rispetto al gruppo A e, al secondo follow-up, è stato riscontrato che l’effetto positivo è più duraturo nei gruppi che hanno fatto il training autogeno. Dai risultati si evince che la psicoterapia ha un’efficacia del 60% sui disturbi depressivi mentre la psicoterapia unita al T.A. offre benefici pari al 91%.
Questo studio sottolinea l’importanza del training autogeno come trattamento combinato a quello standard, sia terapeutico che medico, garantisce la diminuzione dei sintomi depressivi e psicosomatici, riduce il rischio di abbandono nella psicoterapia e di recidive.
Questo studio è stato molto interessante specie per la suddivisione dei gruppi che ci ha permesso di capire a quale trattamento la depressione risponde meglio e se ci sono differenze nel fare training autogeno prima o durante la psicoterapia. Anche qui si sostiene l’importanza del T.A. per prevenire il peggioramento dei sintomi e come aggiunta al trattamento di base.
Bibliografia
(1) Gùnter Krampen. Long-term evaluation of the effectiveness of additional autogenic training in the psychotherapy of depressive disorders. 1999. European Psychologist 4, pp. 11-18.
A cura della dott.ssa Emanuela Tufano e del dott. Massimiliano Stocchi