TRAINING AUTOGENO E DISTURBO DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Il disturbo del comportamento alimentare è da considerarsi su più punti di vista giacché ha effetti nocivi sulla salute fisica, psichica e sociale. A questo proposito lo studio seguente ha analizzato l’effetto del training autogeno sul comportamento alimentare considerando le variabili in gioco.
Lo studio (1) è stato suddiviso in 3 fasi:
– Prima fase comprensione del problema;
– Seconda fase indagare sulla motivazione nella correzione del comportamento alimentare tramite il questionario “Diagnosis of figure correction motivation” e il metodo “Cartesian coordinates“;
– Terza fase utilizzo del training autogeno.
Nella fase che prevedeva il training autogeno, ai soggetto è stato chiesto di utilizzare 12 o 15 formule-intenzioni che garantivano rilassamento e l’autosuggestione su un corretto comportamento alimentare. Queste formule si riferivano ad obiettivi da raggiungere per cui venivano espresse in modalità positiva (evitare la negazione); dovevano essere brevi, specifiche e chiare; riferirsi al tempo presente; il contenuto doveva essere rivolto a se stessi. Inoltre ai soggetti è stato consegnato un diario su cui annotare i pensieri, sentimenti e azioni connessi al cibo.
Lo studio è partito dall’obiettivo di cambiare gli stereotipi sul comportamento alimentare, modificare l’atteggiamento verso il cibo, riconoscere gli stati di fame e appetito, stimolare il comportamento alimentare razionale, regolare le emozioni, ridurre lo stress emotivo, accettazione dell’immagine corporea, attività fisica, spostare l’attenzione e l’interesse altrove.
Dallo studio è stato chiarito il ruolo del training autogeno nella correzione del disturbo del comportamento alimentare intervenendo sui sistemi cognitivi disadattivi.
Bibliografia
(1) Shebanova Vitaliya Ihorivna. Peculiarities of application the method оf autogenic training іn the correction of eating behavior. 2014
A cura della dott.ssa Emanuela Tufano e del dott. Massimiliano Stocchi
