Questo esercizio “prepara” la scoperta del vissuto cardiaco (qualora venga spostato); favorisce l’insorgere della sensazione di calore quando questa tarda a presentarsi (il respiro aumenta il rilassamento della muscolatura liscia vasale); inoltre “libera” la mente dall’interferenza di pensieri estranei.
Accompagnando l’aria nei polmoni, la persona penetra come non mai dentro di sé e prende contatto con realtà profonde. Si hanno sensazioni di “sprofondamento”, di “precipitare negli abissi dell’anima”… Meccanismi simili a quelli che costituiscono la base della meditazione Yoga.